Chi stampa plastica lo sa: in questo momento storico, dopo un lungo periodo di sensibilizzazione riguardo al tema dell’ecologia, è diventato più semplice considerare lo stampaggio con plastica riciclata come un business che si può eseguire senza ridurre guadagni e qualità del prodotto finale.
Cosa è cambiato negli ultimi anni?
Oltre chiaramente ad una forte presa di coscienza sulla problematica legata all’ambiente (soprattutto inerente allo smaltimento dei materiali plastici), possiamo aggiungere alcune particolarità che rendono fertile questo settore:
- incremento del prezzo del petrolio (o volatilità dello stesso)
- crescita della cosiddetta economia circolare
- maggior appeal rispetto al prodotto finale
Queste ed altre cause hanno reso la plastica bio molto più appetibile rispetto quella classica creata dai polimeri.
E’ molto importante sottolineare che la classica plastica creata coi polimeri (che tutti conosciamo) viene prodotta dal petrolio e quindi è strettamente correlata a quel tipo di fornitura e di mercato. La plastica ecologica o riciclata invece è per di più legata ad altri settori commerciali:
- il settore dell’agricoltura
- il settore del packaging
- il settore dei rifiuti
Tutti questi settori sopraelencati sono in forte crescita e, a differenza del settore petrolifero, non sono una risorsa che rischia di estinguersi o di andare incontro a fattori esponenziali e sociopolitici.
Anche riguardo al fascino che crea un prodotto finito in plastica ecologica, possiamo notare come molti marchi noti e molte firme di fama internazionale siano estremamente favorevoli a questo tipo di commercializzazione. Questo aiuta ancor più ad aumentarne richiesta e mercato.
E’ quindi preferibile, soprattutto rimanendo nell’ambito del riciclo sostenibile, sostituire le proprie abitudini di acquisto con prodotti leggeri, pratici e creati dalla nuova frontiera della produzione industriale di plastica.